Triffiletti-Merante (FI): noi traditori? Tallini guardi a voti centro sinistra ad Abramo

Lunedì 05 Novembre 2018 10:51 di Redazione CatanzaroPrima

Riteniamo, dopo l’ennesima nota apparsa sulla stampa, attinente l’ultima tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Catanzaro, di dovere intervenire su una vicenda che sta assumendo connotati e contorni di inverosimile gravità. Lo facciamo sol perché i nostri nomi sono balzati alla cronaca e riportati pedissequamente quali artefici di un ipotetico tradimento perpetrato ai danni del centrodestra . Nel ribadire con forza, che il nostro voto è stato espresso con coscienza ed a favore delle liste del centro destra, non possiamo che constatare alcune inequivocabili contraddizioni provenienti, prevalentemente, dalle dichiarazioni dei Big della stessa coalizione . Non per ultima quella del nostro segretario provinciale di Forza Italia, Domenico Tallini, il quale interviene con toni inadeguati e densi di accenni minatori nei confronti di ipotetici “traditori della patria “ colpevoli di lesa maestà.

Se fosse vero, e non lo è, che le elezioni di Sergio Abramo o di chiunque dei consigliere pronviciali eletti, fossero state determinate da accordi politici, per come afferma Tallini studiati a tavolino, predeterminate tra persone serie e coerenti, si determinerebbe inequivocabilmente una palese violazione dell’art. 48 comma 2 della Cost., che recita espressamente “ il voto è libero, segreto ed eguale ”. Ne tantomeno riteniamo che coloro i quali hanno ipoteticamente diversificato il loro voto, possano essere tacciati, come afferma Tallini, di aver tradito la loro città ed il loro elettorato, anche perché ricordiamo allo stesso che le elezioni provinciali sono elezioni di secondo livello nelle quali il voto viene espresso “dai politici che votano per altri politici “ determinando l’assoluta inadeguatezza della Legge Delrio (legge n. 56/2014), che ancora ad oggi produce l’esclusione dei cittadini dal voto democratico dei propri rappresentanti nell’ente intermedio. Quindi, nessuna connessione logica tra le elezioni amministrative e quelle provinciali può avere significato, poiché l’elettorato tanto enfatizzato è chiamato ad eleggere liberamente i consiglieri comunali, in cui ha riposto fiducia incondizionata, ma paradossalmente non vive direttamente le scelte maturate per le elezioni di secondo livello. Tanto più, un enorme nocumento ed una vacatio di rappresentanza saranno caratterizzanti della gestione dell’ente intermedio in quanto carenti di presenze istituzionali per l’assenza dei comuni di Lamezia Terme, San Floro, Petronà, Cropani, Nocera Terinese, Squillace e Sorbo San Basile in quanto commissariati.  

Tallini più che preoccuparsi dei due o tre o quattro o cinque consiglieri del Comune di Catanzaro che avrebbero traghettato i loro voti verso altri lidi, dovrebbe accettare che altrettanti tanti voti probabilmente sono trapassati dal centro sinistra ad Abramo, in violazione di un documento politico siglato all’atto della sua elezione a Sindaco della sua città, che vietava qualsiasi ipotesi di allargamento del perimetro della maggioranza ai trasfughi passati al centro sinistra . Peraltro, i corsi e ricorsi storici, ci riportano alle elezioni provinciali del 2014, quando al candidato Presidente di centro destra, Tommaso Brutto, vennero meno più di dieci voti dei consiglieri della sua maggioranza del Comune di Catanzaro, allora ben si individuati, determinandone la sconfitta a favore di Enzo Bruno, allora però tale vicenda non fù ne mistificata ne, come oggi, esasperata e strumentalizzata artatamente. Appreziamo, invece, la nota di Sergio Abramo, cui vanno i nostri più sinceri auguri per l’elezione a Presidente della Provincia di Catanzaro, nella quale si denota saggezza ed equilibrio politico, ed un richiamo all’unità per tutto il centro destra . Riteniamo, anche noi che si debba lavorare perché la Provincia sia nuovamente un ente propulsivo di rappresentanza territoriale ma ancor di più, sia nuovamente espressione dell’elettorato attivo, anche al fine, per il futuro, di evitare accordi, accordini ed accorducci, che non ci appartengono per forma mentis, e che con i tempi che cambiano ed i partiti che non riescono più ad essere collante delle esigenze della collettività, non hanno più motivo di esistere . Ribadiamo pertanto, laddove ce ne fosse ancora bisogno, la nostra appartenenza a Forza Italia ed alla maggioranza guidata da Sergio Abramo al Comune di Catanzaro; il centro destra a Catanzaro non ha bisogno di boia o di cecchini, ma solo di ritrovare nuova linfa e progettualità, per portare Catanzaro al centro delle dinamiche politiche e decisionali della Regione Calabria, in nome anche del tanto ventilato rinnovamento che riteniamo debba necessariamente non prescindere da uno svecchiamento dell’attuale classe dirigente .  

Antonio Triffiletti

Giovanni Merante  

Consiglieri comunali di Forza Italia


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