Polimeni sul post di D'Ippolito: "Cerca di rinfocolare un campanilismo che non ha ragione d'esistere"

Mercoledì 06 Marzo 2019 16:10 di Redazione CatanzaroPrima

 

Non sarà certo un maldestro post su Facebook di un deputato che rappresenta l’intero collegio elettorale di Catanzaro e Lamezia a depotenziare la rinnovata collaborazione fra due città consorelle" scrive in una nota il presidente del Consiglio comunale Marco Polimeni.

"L’uscita del parlamentare D’Ippolito, che sulla questione dell’ospedale di Lamezia Terme sta provando a confondere le acque cercando di rinfocolare un campanilismo che non ha ragione di esistere, non è per fortuna rappresentativa dei sentimenti di una città che ha appena cominciato a rialzarsi dopo il commissariamento, e che può fare leva su due amministratori attenti e competenti come il sindaco Mascaro e il presidente del Consiglio De Biase. Non mi interessa sapere il perché il deputato Cinquestelle sembra essersi svegliato da quel lungo torpore che gli aveva impedito di dire anche solo una parola su due questioni legate a Catanzaro, come il blocco dei fondi per le periferie o per la vicenda della Direzione interregionale della Agenzia delle Dogane, né può pensare di bloccare l’iter per l’integrazione fra gli ospedali catanzaresi, il “Pugliese-Ciaccio” e la “Mater Domini”, per un capriccio non si sa da cosa scaturito. Ma forse tutte le sue fibrillazioni derivano da un fatto puro e semplice: l’asse fra Catanzaro e Lamezia, rinsaldato dall’incontro che abbiamo avuto a inizio settimana, e dalle prossime iniziative condivise che terremo nelle prossime settimane, gli dà immensamente fastidio perché gli ricorda cosa voglia dire agire in base a un senso di cui lui sembra sprovvisto: quello della responsabilità di governo. Da presidente del Consiglio comunale mi sento offeso per l’affermazione, rivolta alla nostra città, di un parlamentare della Repubblica; da giovane rappresentante delle istituzioni, invece, sottolineo che non mi sento degnamente rappresentato da uno come D’Ippolito e suggerisco a tanti altri giovani, catanzaresi e lametini, di non prendere esempio da atteggiamenti che hanno spesso tentato di acuire le distanze fra città e territori per mero calcolo personale o politico”.

 


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