
Il Consiglio comunale approva al'unanimità la mozione pro Radio Radicale
Lunedì 13 Maggio 2019 15:00 di Redazione CatanzaroPrima
Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la mozione, presentata dal sindaco Sergio Abramo, in favore di Radio Radicale. Nel documento, il primo cittadino ha sottolineato come Radio Radicale abbia “dato vita a una programmazione incentrata sulla pubblicizzazione dei momenti centrali della vita istituzionale e politica italiana e, fin da subito, le dirette dal Parlamento, dai congressi dei partiti e dai tribunali hanno costituito il segno distintivo dell’emittente, rendendola di fatto una struttura privata efficacemente impegnata nello svolgimento di un servizio pubblico”.
“Radio Radicale – ha continuato Abramo - ha introdotto in Italia un modello di informazione politica totalmente innovativo, garantendo l’integralità degli eventi istituzionali e politici trasmessi: nessun taglio, nessuna mediazione giornalistica e nessuna selezione, al fine di permettere agli ascoltatori di conoscere per deliberare, come ancora oggi scandisce la frase di Luigi Einaudi sul sito internet dell’emittente. Radio Radicale ha introdotto importanti innovazioni nel panorama informativo italiano: la rassegna stampa dei giornali, il filo diretto con gli ospiti politici, i programmi di interviste per strada e le trasmissioni per le comunità immigrate in Italia”.
Il testo approvato dal Consiglio comunale di Catanzaro ha inoltre evidenziato come “il palinsesto di Radio Radicale ruoti intorno ai lavori del Parlamento, giacché la Radio, in virtù della convenzione con il ministero dello sviluppo economico è tenuta a trasmettere nel corso dell’anno almeno il 60% delle sedute delle due Camere nella fascia oraria che va dalle 8 alle 20; nel tempo residuo, Radio Radicale tenta di documentare anche l’attività di altre istituzioni (Consigli comunali, Corte dei Conti, Consiglio Superiore della Magistratura, Parlamento europeo), così come i congressi, i festival e le maggiori assemblee di tutti i partiti politici, i convegni organizzati dalle maggiori associazioni del mondo del lavoro e dell’impresa, manifestazioni o conferenze stampa di particolare interesse, dibattiti e presentazioni di libri; con i suoi 250 impianti di diffusione terrestre, Radio Radicale copre il 75% del territorio italiano, raggiungendo 1’85% della popolazione del Paese; la documentazione conservata nell’archivio audio-video di Radio Radicale può essere utilmente suddivisa per settori: archivio istituzionale, archivio giudiziario, archivio dei partiti e movimenti politici, archivio delle associazioni, dei sindacati e dei movimenti, archivio culturale: tale archivio contiene eventi registrati in maniera sistematica e continuativa e altre registrazioni episodiche o periodiche”, mentre “l’archivio giudiziario conserva le registrazioni di processi di grande rilievo per le ripercussioni sull’opinione pubblica e per la qualità e l’efficacia dell’azione giudiziaria, mentre l’archivio dei partiti e dei movimenti politici, insieme a quello delle associazioni, dei sindacati e dei movimenti, è un fedele testimone dell’intensa attività partecipativa italiana”. Insomma, Abramo ha ribadito prima del voto dell’aula che questo è un “enorme giacimento culturale”, al quale si uniscono servizi come il “Videoparlamento”, che pubblica su internet e rende disponibili a tutti i cittadini i documenti audio-video integrali di tutte le sedute della Camera dei Deputati e del Senato fin dal novembre del 1998”.
Di conseguenza, il sindaco Abramo e tutto il Consiglio comunale ritengono “doveroso consentire la prosecuzione, oltre maggio 2019, dell’attività del Centro di produzione spa al fine di garantire la trasmissione radiofonica delle sedute dei lavori parlamentari da parte dell’emittente Radio Radicale”.
Il Consiglio comunale invierà la mozione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla presidenza del Partito Radicale e alla redazione di Radio Radicale.
