CONSOLANTE: “PERCHE’ NON DISMETTERE IL TRACCIATO FS CHE ATTRAVERSA LIDO PER CREARE UNA NUOVA VIABILITA’ PIU’ SOSTENIBILE?”

Giovedì 11 Giugno 2020 19:25 di Redazione CatanzaroPrima

 

“Se è vero che la mobilità e la viabilità sono due settori chiavi al centro della programmazione dell’amministrazione comunale, allora un’attenzione particolare non può che essere dedicata al quartiere marinaro." Si legge nella nota del consigliere comunale Enrico Consolante
"Negli ultimi anni Lido ha goduto di grandi trasformazioni che, dal punto di vista infrastrutturale, degli spazi verdi, della logistica e del tessuto economico, hanno reso l’area costiera del Capoluogo il principale motore di sviluppo del territorio. E’ inevitabile, dunque, pensare a come migliorare la viabilità di accesso in una zona ad alta densità abitativa che, nella stagione estiva, registra un incremento di flussi turistici.

Da consigliere comunale ritengo che, al di là della risoluzione dei piccoli problemi quotidiani, si debba cercare anche di pensare più in alto e avere una visione a lungo termine che proietti Catanzaro verso una dimensione di città moderna. In questo senso ho ideato una possibile soluzione che potrebbe rendere più agevole l’ingresso nel quartiere, sfruttando il trasporto pubblico, e restituire alla libera disponibilità immensi spazi da poter sfruttare. Con la prossima realizzazione della metropolitana di superficie si potrebbe, infatti, utilizzare la nuova linea veloce per raggiungere Lido dalle altre fermate urbane e collegare la città con le fasce in direzione Squillace o Simeri semplicemente sfruttando come punto di interscambio la stazione di Germaneto.

Così facendo, bypassando sostanzialmente il centro di Lido, si potrà dismettere il vecchio tracciato FS che attraversa il quartiere marinaro eliminando anche tutti i vincoli di natura urbanistica che ne derivano. E con gli spazi ricavabili, magari, sarà possibile rigenerare un’area amplissima con nuovi interventi per la viabilità sostenibile o di natura turistica-ricettiva. Sono consapevole che si tratta di un’idea complessa, la cui fattibilità richiede studi e verifiche di settore, ma il mio vuole essere un semplice input che spero possa essere recepito e discusso nelle sedi istituzionali”. 


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