
Chiusura farmacia Pontegrande, Celia incontra il presidente dell'ordine dei farmacisti Corapi
Martedì 15 Gennaio 2019 16:00 di Redazione CatanzaroPrima
Nota stampa del consigiere Fabio Celia
“Già lo scorso mese di novembre avevo chiesto che fine avesse fatto la farmacia di Pontegrande. Non era solo una mia richiesta, ma era la sacrosanta pretesa dei cittadini non solo dei residenti a Piterà, Sant’Elia e Janò, ma anche di quelli di un’intera area a nord della città che subiscono enormi disagi legati alla chiusura della storica Farmacia. Avevo anche sottolineato come la Farmacia rappresenta un presidio sanitario essenziale per i cittadini. Ho voluto, quindi, dare seguito a questa mia iniziativa incontrando, insieme a una folta rappresentanza di cittadini residenti nella zona e all’ex consigliere Antonio Gigliotti, il presidente dell’ordine dei farmacisti, Vitaliano Corapi, per avere cognizioni sul fallimento della farmacia. Abbiamo, esposto le difficoltà e i disagi che questa grossa fetta di popolazione sta subendo ricevendo ascolto e comprensione da parte del Presidente, il quale, ci ha assicurato che per far fronte a questa necessità si sta valutando, di concerto con l’amministrazione comunale, anche la possibilità di un’apertura provvisoria in attesa dell’asta giudiziaria. Abbiamo avuto anche assicurazioni che la Farmacia non sarà spostata dalla sua storica sede di Pontegrande. C’era, infatti, chi aveva avanzato l’ipotesi che la chiusura sarebbe stata l’anticamera dello spostamento della sede in altra zona della città. Abbiamo rimarcato che non sussistono le ragioni di un suo spostamento perchè non si può privare questa vasta area di un presidio farmaceutico essenziale per la qualità della vita di chi vi risiede. Invito, quindi, il sindaco Abramo – ha concluso il consigliere di #FareperCatanzaro – ad accelerare, in sintonia con l’ordine dei farmacisti, l’iter per l’apertura provvisoria del presidio farmaceutico in attesa di una definitiva soluzione della questione che finora sta comportando disagi notevoli e un comprendibile stato d’ansia tra la popolazione residente. Occorre,quindi, convocare un tavolo con l’ordine dei farmacisti, l’ufficio Asp competente, il sindacato farmacisti, i proprietari e gli stessi cittadini per mettere in chiaro la questione in modo da stringere i tempi affinché la farmacia possa riaprire i battenti”.
