
Agenzia delle Dogane: secondo Guerriero e Costa la responsabilità è del governo 5 stelle
Venerdì 28 Dicembre 2018 18:00 di Redazione CatanzaroPrima
Dichiarazione dei consiglieri comunali Roberto Guerriero e Lorenzo Costa:
“Una vicenda sta animando gli animi politici catanzaresi negli ultimi giorni che stanno controbattendo riguardo alla vicenda delle sedi territoriali dell’Agenzia delle Dogane. Crediamo si sia fatta, nelle diverse uscite, un po’ di confusione, forse montata ad arte per gettare fumo negli occhi. Chi vuole fare denunce e avanzare proposte in maniera seria, dovrebbe documentarsi prima di alzare polveroni e additare responsabilità che in questa vicenda sicuramente non stanno in capo a questa amministrazione comunale, bensì al Governo che ha un preciso colore politico: Lega-Cinque Stelle.
Da fonti autorevoli, ci è stato confermato che l’istituzione della nuova Direzione interregionale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli con sede a Catanzaro, disposta dall’ex direttore generale dell’Agenzia, Giovanni Kessler, è stata di fatto “congelata” dal nuovo direttore dopo l’insediamento del Governo M5S-Lega. La scelta della sede della nuova direzione era caduta sul Capoluogo di regione, a buon diritto dal punto di vista istituzionale, ma anche logistico, essendo Catanzaro baricentrica rispetto al territorio di riferimento che avrebbe dovuto abbracciare Calabria e Basilicata. Oggi la situazione con il nuovo Governo si è capovolta, trattandosi della creazione di un ufficio ex novo, il direttore attuale Benedetto Mineo ha deciso di mettere in stand-by il previsto accorpamento degli uffici delle Agenzie di dogane e monopoli e mantenere le articolazioni territoriali già in vigore da diversi anni. Catanzaro resta sede direzionale, così come Reggio, insieme a Napoli, sede della direzione interregionale Calabria-Campania. Tutto come prima, insomma, ma qualcuno lo sta raccontando strumentalmente come un nuovo tentativo di “spoliazione” ai danni del Capoluogo puntando il dito contro l’amministrazione comunale. Non capiamo, quindi, perché questa polemica sia stata sollevata proprio ora e perché, forse volutamente, il punto di osservazione politico non si sposti verso i veri artefici di questo passo indietro: ovvero il nuovo Governo nazionale che ha rimesso mano ad una riforma avviata, che premiava giustamente Catanzaro, vanificando un lungo e prezioso lavoro di mediazione. I rappresentanti catanzaresi al Parlamento come la spiegano questa scelta del Governo del cambiamento? E’ a loro che ci si dovrebbe rivolgere, avendo l’onestà intellettuale di non utilizzare l’ennesimo pretesto per un modo di fare opposizione sterile e fine a se stessa”.
