Una torta mimosa per sostenere il centro antiviolenza Mondo Rosa: L'iniziativa del Piatto Giusto

Venerdì 04 Marzo 2022 17:15 di Redazione CatanzaroPrima
8 marzo non è un giorno di festa ma una giornata per sensibilizzare. Da questo pensiero parte l'iniziativa di Valentina Amato e Antonella Arena, chef, consiglieri della Associazione Provinciale Cuochi Catanzaresi e titolari de Il Piatto Giusto Lab & Store.
 
Lunedì 7 e martedì 8 marzo, Valentina e Antonella prepareranno tante torte mimosa, dolce simbolo della Festa della Donna, il cui ricavato verrà devoluto al centro antiviolenza e casa rifugio Mondo rosa del Centro Calabrese di Solidarietà.
 
Per il lancio dell'idea, nella sede del Piatto Giusto Lab & Store, in via Lucrezia della Valle, sono state invitate Isolina Mantelli, presidente del Centro Calabrese, e Assunta Cardamone, responsabile di Mondo Rosa.
 
“Siamo commosse di questa attenzione – ha affermato Mantelli – Grazie a questa iniziativa abbiamo scoperto la straordinaria realtà del Piatto Giusto Lab & Store. Il Centro Calabrese, come Mondo Rosa, continua con passione e sacrificio nella sua mission di aiutare i puù deboli e coloro che si trovano in difficoltà. Quando si è vittime di violenza, occorre ritrovare se stesse e ricostruire il proprio percorso. Le donne che entrano nel nostro centro antiviolenza recuperano l'autostima e la capacità di sognare. ”
 
Ma non finisce qua.
 
“Da diversi anni siamo impegnate nella formazione – sottolineano Valentina e Antonella – e offriamo la nostra professionalità alle associazioni che operano nel sociale. Perché imparare a cucinare può essere sempre utile e, poi, diverte. Noi siamo pronte a diffondere il profumo delle nostre torte mimosa a tutti coloro che verranno a trovarci e vorranno dare un sostegno alle donne di Mondo Rosa. Un messaggio per dir loro “non siete sole”. Inoltre, nel mese di aprile accoglieremo le ospiti della casa rifugio per fare insieme un laboratorio e insegnargli a fare il pane e la pizza. Un modo, anche, per imparare l'arte e metterla da parte. Magari un domani potrebbe servirgli come sbocco lavorativo e potremmo ritrovarle come nostre colleghe.”

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