MoMe Festival :Nella Sala Giunta della Provincia di Catanzaro presentata la seconda edizione

Lunedì 06 Maggio 2019 23:00 di Redazione CatanzaroPrima

 

 

 

 

Ritorna il “MoMe Festival -Momenti di Memoria”,la manifestazionepunta a valorizzare e comunicare l’identità storico-culturale del territorio che abbraccia la vallata tra Soveria Simeri e Simeri Crichi, l’area che cronache e documenti vogliono essere “l’antica città Trischene. Il Festival è co-finanziato dal PAC Calabria 2014-2020, Azione 1 Tipologia 1.3, ed è realizzato con il Patrocinio di Unione Europea, Regione Calabria, Comune di Simeri Crichi e Soveria Simeri.

La seconda edizione - che partirà giovedì 16 maggio - è stata presentata questa mattina nella Sala Giunta della Provincia di Catanzaroalla presenza di Emi Bianchi e Giorgia Boccuzzi, direttrici artistiche dell’evento; Salvatore Bullotta, Responsabile amministrativo Assessorato alla Cultura della Regione Calabria; Amedeo Mormile, sindaco di Soveria Simeri; il vice sindaco di Simeri Crichi, Eugenio Grande; Caterina Zangari, assessore alla Cultura del Comune di Simeri Crichi; Maria Rubino, assessore alle Attività produttive del Comune di Simeri Crichi; Domenico Garcea, consigliere comunale di Simeri Crichi.

 

Si tratta di un progetto multi-culturale che unisce strettamente eventi artistici, paesaggio, beni archeologici, borghi e cultura, per far emergere l’unicità di questi luoghi e la loro storia peculiare. Attraverso un linguaggio contemporaneo e innovativo riemerge l’identità di un sud troppo spesso demonizzato e depauperizzato dalla cultura dominante.

Le aree archeologiche e naturalistiche, implementano la forza attrattiva del luogo e attirano nuovi flussi turistici legati a modelli di turismo sostenibile e diversificato.

La programmazione MoMe prevede cantieri artistici di formazione,appuntamenti di letteratura, musica, teatro, danza acrobatica, street art, trekking urbano e naturalistico, il coinvolgimento delle associazioni e dei produttori locali.

La seconda annualità guarda alla Memoria come dilatazione del tempo e dello spazio, racconti antichi che si affacciano sul presente, attività che si susseguono nel tempo candaliando e scendendo verso il mare.

 

Salvatore Bullotta,responsabile amministrativo dell’Assessorato regionale alla Cultura,  ha voluto ricordare che la “Giunta regionale guidata da Mario Oliverio ha messo a disposizione 15 milioni di euro tra eventi storicizzati ma soprattutto ha aperto questi bandi destinati alle attività culturali anche alle progettualità innovative. E questa è stata una rivoluzione copernicana per la rivoluzione in Calabria, per una spesa che in un triennio ha raggiunto quasi 40 milioni di euro”. Un progetto quello che prevede la realizzazione del MoMe “molto interessante – ha detto ancora – che permette di valorizzare un’area che comprende due comuni che hanno molto da dare, che comprende un significativo patrimonio culturale materiale e immateriale, e che permette di sprigionare la creatività dei giovani attraverso l’espressività artistica anche in luoghi un po’ più distanti Di centri urbani dove c’è una incidenza culturale maggiore”.

Secondo il sindaco di Soveria Simeri, Amedeo Mormile, questa è una occasione per “dirci che i nostri territori non li conosciamo bene, nel momento in cui non riusciamo a valorizzare in maniera appropriata le ricchezze che hanno. I progetti come il MoMe permettono di avviare un percorso virtuoso di conoscenza dei nostri comuni, anche attraverso sinergie importanti come quelle che il mio comune ha attivato con Simeri Crichi e che ci permettono di riattivare un momento di crescita che punta proprio sulla cultura e sulle bellezze paesaggistiche dei nostri territori”.

“Già lo scorso anno abbiamo sposato in pieno l’organizzazione del festival perché abbiamo creduto nelle potenzialità che ha, e può avere – ha detto l’assessore alla Cultura del Comune di Simeri Crichi, Caterina Zangari -. Il progetto punta a recuperare la memoria di luoghi, tradizioni e memorie che caratterizzano il nostro territorio producendo come risultato la tutela e la valorizzazione di un patrimonio cultuale che non può essere dimenticato”. L’obiettivo resta “allargare la platea dei partecipanti che l’hanno scorso comunque sono stati tanti anche attraverso la varietà dei linguaggi artistici che infatti vengono proposti in maniera innovativa”.

“La cultura diventa una risorsa su cui fare leva per lo sviluppo dei territori”, ha messo in evidenza il vice sindaco di Simeri Crichi Eugenio Grande.“Pensiamo a quello che è successo lo scorso anno: le nostre comunità hanno potuto conoscere la figura di Cecilia Faragò, nostra concittadina, l’ultima donna ad essere stata processata per stregoneria – ha rimarcato -. 

A Emi Bianchie Giorgia Boccuzzi il compito di illustrare il festival nel dettaglio. “Questa seconda edizione del Mome Festival vuole focalizzarsi sul concetto di memoria dilatata, che percorre e attraversa gli spazi e il tempo, come un cadenzare costante, una candalìa, una andatura ritmica per non dimenticare e per re-inventare se stessi partendo da ciò che più essenzialmente ci identifica, riappropriarci di radici autentiche per ridisegnare un futuro desiderabile – spiegano le direttrici artistiche -. Durante le fasi di monitoraggio dei progetti, verifichiamo spesso che gli abitanti desidererebbero forme di attrattori culturali che possano ripetersi nell’arco dell’anno, in diversi momenti, non meri eventi, ma ponti tra tempi diversi e spazi diversi, quest’anno abbiamo voluto raccogliere questa sfida, e costruire ponti di memoria, come un ponte è la preziosa unità tra Simeri Crichi e Soveria, come lo è tra la montagna e il mare, il filo conduttore del programma della seconda edizione è quindi la memoria dilatata, nel senso del contenuto, dello spazio e del tempo”.

Il festival sisvolgerà 16, 17, 18 e 19 maggio, 25, 26, 27, 28, 29 e 30 giugno per chiudere in bellezza il 28 luglio: gli eventi sono segnalati sulla pagina Facebook e sul sito del Festival www.momefestival.it.

 

A corollario come sempre delle attività i trekking urbano a cura di route 106 su Soveria e quello archeologico su Simeri, e prima di ogni evento gli aperitivi a km0 grazie ai quali potremo degustare e conoscere i produttori e i prodotti tipici del territorio, olio, pane, olive, mozzarelle di bufala salumi e formaggi, cereali,e cibi coltivati su queste terre.

Un programma ricco, che ha come obiettivo far partecipare la collettività a questo specifico patrimonio regionale, che, come tale, cioè come patrimonio, è valore sociale, storico, culturale ed economico, una ricchezza che non è solo monetaria, è quell’insieme fatto di beni e di modi di fare, di carattere e di personalità, di sapere e di stile che ognuno di noi riceve dalla sua famiglia e dalla sua terra, noi vogliamo coltivarlo come un giardino.

 

 

 

 

 

 


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