L'8 marzo Maria Primerano presenta "Le Indemoniate" in Comune

Martedì 05 Marzo 2019 14:51 di Redazione CatanzaroPrima

 

Appuntamento da non perdere venerdì 8 marzo ore 17 nella sala concerti del Comune a cura di Italia Nostra, presidente Elena Bova e di Festival d’Autunno off, presidente Tonia Santacroce. In programma - come si apprende dal comunicato - la presentazione del libro della scrittrice Maria Primerano: Le Indemoniate racconti fantastici di Tommaso Campanella al cardinale Richelieu, Tullio Pironti Editore, testo che, a pochi mesi dalla pubblicazione, si è imposto nel panorama letterario nazionale e internazionale vincendone già ben cinque concorsi letterari: Premio Lord Byron Golfo dei Poeti- Porto Venere, Premio Thesaurus Aulla/Massa, Premio Locanda dl Doge/Lendinara/Rovigo, premio Residenze Gregoriane/Tivoli  e Premio Il Golfo La Spezia. Nel testo le storie delle donne indemoniate, che vengono esorcizzate sotto la tela miracolosa del santo Domenico in Soriano Calabro e le storie del Convento di San Domenico, ambientate nel 1600, si intrecciano sottilmente e meravigliosamente con quelle della corte francese di Luigi XIII e di Richelieu dove un frate domenicano, frate Tommaso Campanella, è chiamato a leggere la mano e fare l’oroscopo al sovrano.

 

L’incontro culturale, che si prospetta molto singolare e intrigante, moderato dal giornalista e scrittore Elia Banelli, è impreziosito  oltre che dagli interventi del vicesindaco del Comune Ivan Cardamone e di Elena Bova e Tonia Santacroce, da quelli di Santo Gioffrè, scrittore, già conosciuto, tra gli alti testi, per Artemisia Sanchez, il testo da cui la Rai ha tratto la bellissima fiction, e del medico psichiatra  Francesco Veraldi. Ognuno tratterrà l’ argomento dal proprio punto di vista. Sarà inevitabilmente presente e intervistata l’autrice, Maria Primerano.

 

Ma intanto ecco uno stralcio dal libro: “Demoni e stregoni, medici ed esorcisti,monache recluse e curati dissotterrati, vicari bruciati e bimbi nati da illeciti amplessi, donne realmente possedute dal Diavolo e teatrali enfatiche simulatrici.

 

Verità e profezie, musiche e danze, armonie e disarmonie incalzano snodandosi in tutte le storie elaborate e tumultuano, strepitano e si rivoltano intanto che nella confusione del sabba e della taranta si innalzano invocazioni accorate ai santi taumaturghi e i demoni rimangono rinchiusi negli anelli o si palesano come epifanie negli specchi.

 

Intanto che il re e la sua corte a Parigi e a Fontainebleau si inebriano di ripetute eufonial clavicembalo o si esercitano in sofisticati quanto criticati passi di danza

 

Intanto che Magdeleine e le altre pregano, supplicano, scongiurano, implorano grazie, ma anche simulano esaltazioni e isterismi,fanno l’amore coi preti e coi diavoli, insidiano re e cardinali e fuggono, in preda alla pazzia, dai mariti.

 

Donne belle o brutte, appassionate o gatte morte, forti o deboli,orgogliose o soccombenti, seducenti e sirene, malvagie e streghe,perdenti o vincenti, comunque e sempre artefici del proprio destino”.

 


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