Quando la cucina è inclusione: l'Associazione Provinciale Cuochi Catanzaresi e gli ospiti dell'Istituto Penitenziario di Catanzaro insieme per un "Pranzo solidale"

Mercoledì 18 Maggio 2022 19:00 di Anna Trapasso

di ANNA TRAPASSO

 

Il cibo, ma ancor prima la cucina, può avvicinare. Può creare alternative, può costruire percorsi. La cucina abbraccia tutti, senza distinzioni, è culla e assieme sfogo di pensieri, idee, fantasie. E' palestra di vita, di pazienza, di ritmo e collaborazione. E' svago ed inclusione. Lo sanno bene gli ospiti della Casa circondariale di Catanzaro che da qualche tempo sono coinvolti in percorsi trattamentali di studio e di lavoro all'interno del carcere e che, da ultimo proprio ieri, hanno preparato con le proprie mani un "Pranzo solidale" coi fiocchi. Ospiti a tavola i vertici dell'Istituto, la direttrice Angela Paravati, don Giorgio, l'arcivescovo di Catanzaro-Squillace Mons. Claudio Maniago, i magistrati di sorveglianza Angela Cerra e Antonella Galati, il sostituto commissario Giacinto Longo ed dirigente aggiuntoSimona Poli.

Uno staff di rinomati chef appartenenti all'Associazione Provinciale Cuochi Catanzaresi, con la collaborazione dei detenuti che lavorano in cucina e di altri detenuti che frequentano i corsi organizzati dall'Istituto Alberghiero, si è impegnato infatti nella giornata di ieri, 17 maggio, nella preparazione di un pranzo gourmet per tutti i ristretti di un padiglione.

L'iniziativa, fortemente voluta dai vertici dell’Istituto, è nata da un'idea dello chef Francesco Marinaro, docente di cucina in carcere e in collaborazione con DSE (Dipartimento emergenziale della Federazione Italiana Cuochi) presieduta a Catanzaro dallo chef Francesco Corapi, assieme al Presidente dell'APC-CZ Domenico Origlia.

Volta alla sensibilizazione del pubblico esterno sulle iniziative in Carcere, l'iniziativa ha posto un accento sulla possibilità di costruire all'interno della struttura occasioni concrete di lavoro, ma anche di svago e di utilità, visto che i detenuti sono autorizzati a cucinare nelle proprie celle con l'ausilio di un piccolo forno. 

Un evento straordinario che si è concluso -con grande soddisfazione della direttrice dell'Istituto, Angela Paravati- con il taglio di una torta preparata nella stessa giornata in un'aula adibita alle attività ricreative e, in particolare, a pasticceria, con il supporto delle associate Valentina Amato e Antonella Arena.

Un pranzo solidale che non è stato un episodio fine a se stesso ma un seme da cui germogliano già nuove energie vitali per gli ospiti dell'Istituto, per chi li assiste e per il futuro. 


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