
Lamezia Terme. Emergenza freddo, Caritas diocesana e parrocchia Pietà allestiscono dormitorio
Domenica 14 Febbraio 2021 16:51 di Redazione CatanzaroPrima
Nonsarà una notte al gelo, quella che trascorreranno nove senzatetto di Lamezia Terme. La Caritas diocesana e la parrocchia dellaPieta', infatti, nell'arco di qualche ora, stamani hanno allestito un dormitorio nella sala che ospita gli scout all'interno dei locali della parrocchia.
E' bastato un appello del parroco durante la messa delle dieciperche' si mettesse in moto una vera e propria macchina dellasolidarieta'per cercare di allestire un ricovero al caldo per chie'meno fortunato. Una sistemazione provvisoria, in attesa della riapertura del dormitorio di Sant'Eufemia che il Comune dovrebbe riaffidare alla Caritas, ma chedara'lapossibilita', specie in queste giornate di particolare freddo a nove persone di poter trascorrere al caldo le notti gelide. Ede'stata una macchina dellasolidarieta'spontanea che ha visto tutti impegnati: scout e azione cattolica che hanno iniziato a sistemare la sala che accoglie i letti; volontari che si sono messi subito all'opera per pulire e sanificare i locali; fedeli che hanno portato da casa letti, materassi, lenzuola, federe, asciugamani, coperte.C'e'stato anche chi, messosi in macchina, ha raggiunto la propria casa al mare per recuperare una rete ed un materasso.
Alla finedell'attivita', il parroco ha notato che i letti erano nove e non otto per come era stato richiesto. Un letto inpiu'che, dopo pochi minuti, ha avuto il suoperche'. Un ragazzo, che, in disparte ed in silenzio, assisteva alla sistemazione degli otto senza tetto, sie'avvicinato al parroco e gli ha chiesto se poteva restare anche lui: nella notte appena trascorsa, era stato al gelo.
Unasolidarieta'che colpisce anche se non inaspettataperche', come ricordato dal vescovo, Giuseppe Schillaci, durante la celebrazione eucaristica officiata in ospedale in occasione della giornata del malato, “unacomunita'che cresce umanamente afferma quello che papa Francesco ci sta dicendo: siamo tutti fratelli. E siamo tutti fratelliperche' siamo tutti figli dello stesso Padre”.
Si tratta di gesti che dimostrano che, nonostante ledifficolta'del momento, l'uomo riesce a dare il meglio di se, accogliendo chie'meno fortunato, cercando di dare conforto a chi si sente solo, vivendo il cristianesimo nella sua essenza.
“La carità, vissuta sulle orme di Cristo – ha scritto papa Francesco nel suo messaggio per la Quaresima - , nell'attenzione e nella compassione verso ciascuno,e'lapiu'alta espressione della nostra fede e della nostra speranza”. E, partendo proprio da questo, la Chiesa di Lamezia intende perseguire nel solco tracciatoperche', come ricorda anche Schillaci, “l'umanita'oggi cresce nella misura in cui sa guardare chie' piu'piccolo”.
Da qui i ringraziamenti del direttore della Caritas, don FabioStanizzo, sia “alla parrocchia dellaPieta'che ai fedeli ed ai volontari che in poche ore si sono mobilitati per poter realizzare un'accoglienza notturna ai senza fissa dimora ed evitare che dormissero al gelo”.
