DASPO di gruppo per i tifosi giallorossi a Catania. Intervista con l' Avv. Spadafora "mi auguro che vengano revocati gli altri provvedimenti in autotutela"

Mercoledì 13 Febbraio 2019 14:30 di Adriana Guzzi

Si preannunciano nuove svolte per il caso dei 37 sostenitori giallorossi ai quali, il 10 Novembre scorso, fu inflitto il DASPO di gruppo a seguito del fermo, da parte della squadra tifoserie della Questura di Catania, per episodi ritenuti di matrice violenta a bordo del pullman su cui viaggiavano alla volta dello stadio "Massimino".

Alla luce delle 5 assoluzioni da parte della IV sezione del TAR Sicilia, emergono i dettagli delle sentenze che hanno portato all'assoluzione dei tifosi e contestuale pagamento delle spese legali da parte del Ministero dell’Interno.

Ne abbiamo parlato con l'Avvocato Alessio Spadafora, legale di 25 dei 37 tifosi delle aquile implicati nell'accaduto.

Facciamo un pò luce sulla versione della difesa

"I fatti, per fortuna, sono stati una volta tanto confermati anche nella sentenza che ha adottato il Tar, dove si dà espressamente atto che il vetro del finestrino si è rotto accidentalmente, e quindi non c'è stato nessun gesto di violenza deliberato. Si è trattata di un'esultanza un pò accentuata, ma il vetro si è rotto fortuitamente. Poi, sempre la sentenza, dà atto della circostanza che non sono attendibili le dichiarazioni dell'autista del bus, che asseriva che tutti gli occupanti colpivano il mezzo, anche questo è stato smentito perchè il Tar sottolinea: uno, che il coducenre doveva stare attento alla guida, due, per come dichiarato, lui era sottoposto a minacce da parte di un tifoso, quindi non aveva la possiblità di identificare eventuali autori di danni presunti sul mezzo."

E per le minacce del tifoso all'autista?

"Su quella vicenda apriremo un capitolo a parte, perchè anche in quel caso ci sono delle situazioni da chiarire che vanno valutate in maniera separata dagli altri. Perchè anche lì nel provvedimento si dice che questa persona minacciava, ma subito dopo si dice "tutte" le persone che erano a bordo del mezzo minacciavano. Quindi non si capisce se è una condotta messa in essere dal singolo o dal gruppo"

Senta, invece di questo DASPO del Questore di Catania?

"Il Questore di Catania, mi auguro che voglia prendere atto di questa situazione, anche se ci conto poco. Visto che anche il MInistero è stato condannato insieme alla Questura al pagamento delle spese e visto che sono in arrivo altri ricorsi, mi voglio augurare che in autotutela questi provvedimenti vengano revocati. Alla luce delle sentenze, perchè sono cinque, di annullamento mi auguro che il Questore ne voglia prendere atto e revocare anche gli altri Daspo"

 Si aspetta una vittoria su tutta la linea?

"Aspettare non mi aspetto nulla, ogni ricorso ha la sua storia, quindi non do per scontato di vincere su tutta la linea. Però ci sono buone speranze"

I ragazzi hanno esagerato nel tifo sul bus?

"Ma io direi di no. Nel senso che si è creata una situazione paradossale, nella quale queste persone sono state costrette a stare nell'autobus più del dovuto. Considerando che la rottura del vetro è avvenuta in concomitanza della rete del Catanzaro al 35' del primo tempo, quindi queste persone erano stipate nel mezzo da più di un'ora e l'esultanza è stata quella che è stata. Immaginiamoci trentasette persone che esultano per un gol e si è rotto questo vetro. Ma di esagerato non mi pare ci sia stato niente, io a parte gli sfottò più o meno coloriti rivolti verso l'esterno, atti di violenza non ne ho letti nelle carte. Del resto se il Tar dice che non si superano quei limiti di condotta penalmente rilevante, quindi non lo dico solo io"

Quindi nell'ambito penale?

"Ho già ricihesto l'interrogatorio al Pubblico Ministero che si occupa del processo penale da parte di alcuni degli indagati, perchè ognuno possa chiarire la propria posizione, Ma anche in favore di tutti, perchè non ci sono elementi per poter attribuire condotte singole. Il problema di tutta questa vicenda è questo: al di là di questa condotta attribuita a una persona di minacce nei confronti dell'autista, non c'è nessuna condotta attribuibile a un singolo. Nel senso che non sanno dove ogni singola persona era seduta o in piedi, quindi come si può dire "tu hai fatto questo, tu quell'altro" senza sapere dove fossero. Infatti nel provvedimento non hanno fatto altro che ripetere "tutti" e il Tar ha risposto con l'assoluzione"

Come mai i ragazzi al 40' del primo tempo erano ancora nell'autobus?

"Perchè le operazioni di filtraggio al casello autostradale sono state molto scrupolose e hanno richiesto più tempo del dovuto. Circa due ore per un centinaio di persone, trattandosi di una partita ad alto rischio, le operazioni di perquisizione sono state più dettagliate, qualcuno è stato pure spogliato. E' stato detto che il ritardo è stato fatto apposta per evitare la perquisizione, quando si sa benissimo che non è cosi, perchè la polizia piuttosto che non perquisirti non ti fa andare alla partita, quindi non è stato assolutamente così. I tifosi sono erano con le proprie auto e sono stati fatti salire sugli autobus e a seguito dell'episodio del finestrino, il Questore ha inteso diffidare tutti gli occupanti di quel mezzo, senza accertarsi di nessuna responsabilità individuale"

Ci sono i margini per una richiesta di risarcimento danni?

"Questo lo valuteranno i miei assistiti in un secondo momento".

 

 


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