Catanzaro. Un banchetto sul ciglio della strada: è il rito dell'oferenda, un'antica magia afrobrasiliana

Giovedì 29 Aprile 2021 12:16 di Redazione CatanzaroPrima

Una composizione di mele, peperoncini, sigari, candele e vino, adagiati a bordo strada. Un misterioso banchetto sul marciapiedi di via Milelli, in pieno centro ed in prossimità di un incrocio molto trafficato, ha suscitato tra i passanti ma, soprattutto, tra i residenti, in primo luogo la curiosità ma, subito dopo, il timore che si trattasse di un rito di magia nera. 

Non è la prima volta, di fatti, che nel centro storico e, in particolare, nei pressi del vecchio ospedale civile, si rinvengono tracce di riti satanici e simili.

Fortunatamente non si tratta di satanismo. E' un rito propiziatorio afrobrasiliano, conosciuto come "oferenda". Apparso sul ciglio della strada di varie città d'Italia, è comparsa un'oferenda per la prima volta anche a Catanzaro, e ne siamo testimoni.  

Le religioni afrobrasiliane, nascono in seguito alla massiccia deportazione di schiavi neri avvenuta intorno al 1549. Dopo aver raggiunto il Sud America, furono costretti al sincretismo fra i loro culti e la religione cattolica, a causa della forte repressione bianca nei loro confronti. Le pratiche indigene furono tramandate grazie a questo espediente, che ne permise la diffusione eludendo cosi lo sguardo vigile dei negrieri per lo più portoghesi. Attualmente, le diramazioni più famose ancora presenti sul territorio brasiliano sono: Candomblè, Umbanda e Quimbanda. La ritualistica, specie nel caso del Candomblè, ha mantenuto una matrice purista, ma il comune denominatore dei tre rami sopracitati, è sicuramente l’utilizzo dell’oferenda. Le entità portanti del Pantheon Afrobrasiliano, vengono chiamate Orixas. Ognuno di loro, dispone di alcune entità sottoposte, che secondo il credo afro, lavorano a livello energetico, formando cosi un ponte fra l’uomo e la divinità. Mentre nel caso degli Orixas, si richiede l’Axè (benedizione, grazia, dono) in cambio di un Ebò, ossia la preparazione di un piatto più o meno complesso da lasciare nei luoghi di potere pertinenti e per lo più legati alla natura, di cui sono i padroni, per i loro subordinati, si prepara l’oferenda. Le entità più conosciute sono: Exu in tutte le sue innumerevoli manifestazioni e le Pomba Giras. L’oferenda consiste nel despacho, ossia il depositare nella dimora effettiva dell’entità (incroci a X o a T) alcuni doni, per ottenere in cambio il favore richiesto. In genere si tratta di sigari, sigarette, grappa, rose rosse, spumante, monetine, specchietti, nastri, candele, profumi, gioielli e frutta, fino ad arrivare a cose come il padè. Tali pratiche non hanno nulla a che vedere con il satanismo o con il demonio. Parliamo di culti antichissimi, sopravvissuti alla schiavitù, al dolore e alla repressione, pertanto si invita ad avere rispetto per tutti i figli di questa fede cosi antica e cosi piena d’amore”.


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