Catanzaro. Avviato progetto messa in sicurezza bivio Nalini, saranno realizzate due rotatorie.

Lunedì 12 Aprile 2021 13:43 di Redazione CatanzaroPrima

E' stato avviato oggi il progetto dei lavori di messa in sicurezza del bivio Nalini (l'incrocio posto lungo Viale Europa), previa constatazione dei livelli di pericolosità dell’incrocio, del traffico veicolare, dell’importanza dell’arteria in oggetto e dei livelli di incidentalità registrati.
La configurazione stradale attuale, che consente la rivisitazione dell’intersezione per la disponibilità di spazi nelle aree limitrofe, e le risultanze dell’analisi di cui sopra, hanno permesso di avviare la progettazione relativa alla rivisitazione dell’incrocio fino al livello esecutivo.

L’intervento, oltre alla messa in sicurezza dell’incrocio mediante la realizzazione di due rotatorie, prevede di conseguenza un riassetto della regimentazione delle acque di piattaforma e una rimodulazione dell’impianto illuminazione pubblica già esistente.

L’intervento sullo svincolo, che avrà luogo senza alterare in maniera significativa la configurazione planimetrica esistente dei luoghi (limitando così l’impatto urbanistico dell’intera area), è orientato alla sua riconfigurazione geometrica, con sistemazione e adeguamento localizzato della viabilità interferita.

Lo schema metodologico su cui è stato impostato l’intervento prevede l’introduzione di uno svincolo a rotatoria, con un regime di circolazione basato sulla priorità dell'anello (priorità del veicolo che circola sulla carreggiata circolare della rotatoria).
Le principali regole per l'ottimizzazione della rotatoria, come si legge nel progetto, sono:
• La percezione o visione in lontananza: è importante garantire la visibilità sull'asse principale, il che porta ad evitare l'installazione di una rotatoria all'uscita da una curva, su dei dossi, con degli assi decentrati rispetto all'isola rotazionale.
• Leggibilità, visione ravvicinata e visibilità per gli altri utenti: dopo aver identificato la presenza di una rotatoria (o per meglio garantire tale identificazione), l'utente deve riconoscere rapidamente i vari elementi che la compongono;
• La deflessione: è il raggio dell'arco del cerchio che passa a 1,50 m dal bordo dell'isola rotazionale ed a 2 m dai bordi delle strade in entrata ed uscita inferiore a 100m al fine da mantenere le velocità alle traiettorie “più tese” inferiori a 50Km/h.
• L'isola rotazionale: non deve presentare nessun ostacolo rigido in grado di bloccare brutalmente un conducente che abbia perso il controllo del mezzo.
Oltre all'innegabile interesse della rotatoria dal punto di vista della sicurezza, questa forma d'intervento presenta altri vantaggi:
• la diminuzione delle velocità: consente di moderare la velocità del traffico sull'asse principale e di facilitare il passaggio degli altri flussi (flussi secondari, utenti locali).
• La pianificazione dello spazio: la rotatoria delimita il terreno urbanizzabile e l'isola di rotazione consente la valorizzazione del luogo con un intervento architettonico o paesaggistico
di bell'effetto.
• La capacità: è superiore a quella di un incrocio ordinario. I risultati dello studio trasportistico
consentono la determinazione dei flussi medi entranti in rotatoria dell'ora di punta sia mattutina che serale.
• Il funzionamento: a parte la manutenzione dell'isola rotazionale (che può essere minima), la rotatoria non richiede una manutenzione specifica e non comporta costi di gestione. 

L'obiettivo è quello di modificare l’assetto dei due incroci mediante l'inserimento di due rotatorie a raso, una a sei rami e una a tre, innalzando significativamente i livelli di sicurezza, garantendo il mantenimento di velocità di marcia moderata e ottimizzando la fruibilità dell’incrocio nonché tutti i flussi di traffico provenienti dai vari accessi all’area.

In progetto è prevista, come già detto, la realizzazione di due rotatorie, la revisione del manto stradale sui rami afferenti per un adeguato sviluppo lineare. Le opere necessarie si configurano come un intervento di manutenzione straordinaria dell’incrocio esistente, trattandosi di un intervento di modesta entità e limitato impatto urbanistico, per la realizzazione del quale sono già disponibili tutte le aree necessarie all’intervento fuori ai sedimi stradali già esistenti. 

La prima rotatoria è classificata secondo il D.M. 19/04/2006 come Rotatoria non Covenzionale.
Infatti  ha una configurazione di incrocio a raso che, pur garantendo una circolazione rotatoria, presenta una forma non circolare. Nello specifico la
rotatoria presenta una forma allungata. Per la suddetta categoria di intersezione, quindi, si è adottato un criterio di progettazione basato sulle zone di scambio. 

Per la corona giratoria si è adottata una configurazione a tre corsie di marcia avente
larghezza pari a 3.50 m cadauno per un totale di 10,50 m, a cui si aggiungono 1 m di banchina pavimentata in sinistra e 1 m in destra, per una larghezza utile dell’anello pari a 12.50 m.
Per quanto riguarda la larghezza delle corsie di entrata e di uscita dalla rotatoria, sono stati assunti valori pari a 3,50 m e 4,50 m.
Questa tipologia di rotatoria consente di smaltire volumi di traffico elevati. La progettazione di questo tipo di incrocio è stata mirata a garantire velocità simili sia in ingresso che nella percorribilità della corona giratoria (valori medi compresi tra 35 km/h in ambito urbano e 40 km/h nei contesti extraurbani). Le Norme italiane prevedono soluzioni
progettuali, compatibili con le indicazioni progettuali fornite dal D.M. 19/04/2006. Si tratta delle cosiddette “sistemazioni a circolazione rotatoria”, dimensionate con il criterio dei tronchi di scambio.

La soluzione scelta per il secondo svincolo, invece, prevede la realizzazione di una rotatoria di tipo compatto avente diametro esterno della corona giratoria pari a 35 m. Il centro geometrico della rotatoria è coincidente con quello dell’attuale intersezione a raso e ubicato nel
punto di intersezione degli assi.
Per la corona giratoria si è adottata una configurazione ad unica corsia di marcia avente larghezza pari a 7 m, a cui si aggiungono 1 m di banchina pavimentata in sinistra e 1 m in destra, per una larghezza utile dell’anello pari a 9 m.
Per quanto riguarda la larghezza delle corsie di entrata e di uscita dalla rotatoria, sono stati assunti valori pari a 3,50 m e 4,50 m

L’interno delle rotatorie sarà opportunamente rimodellato mediante una pavimentazione in calcestruzzo colorato.

Il quadro di riferimento dello svincolo a rotatoria, sia in relazione ai traffici previsti che all’importanza dello stesso nella gerarchia della rete stradale nella quale si inserisce, richiede l’adozione di una soluzione progettuale caratterizzata da un’elevata vita utile di esercizio pari almeno a 20 anni, e che necessiti di una manutenzione ridotta.

IDROLOGIA E IDRAULICA

La raccolta delle acque meteoriche tiene conto delle pendenze prevalenti e delle pendenze di livelletta imposte dalle rettifiche della sistemazione a rotatoria.
Premesso che la previsione progettuale non modifica sostanzialmente l’assetto stradale e che le modifiche di quota sono circostanziate a limitati interventi di innalzamento o abbassamento del piano viabile esistente, il sistema di raccolta delle acque di piattaforma si sviluppa in armonia con le pendenze del terreno ed in due reti principali che recapitano in fossi esistenti della rete di raccolta delle acque bianche.
Il sistema di raccolta in rotatoria n. 1 (bivio Nalini), sugli assi principali e su quello secondario è realizzato con pozzetti presa, di dimensioni adeguate al diametro del collettore, situati in corrispondenza della corona e collegati fra di loro mediante una rete di tubazioni. 

RACCOLTA ACQUE PIOVANE


Ovviamente le acque di piattaforma vengono convogliate, attraverso la pendenza trasversale attribuita alla piattaforma stradale, all’interno della rotatoria dove sono posizionati i pozzetti di presa.


ILLUMINAZIONE

Allo stato attuale i due incroci risultano essere illuminati da n. 2 torri faro.
Mentre per la seconda rotatoria l’illuminazione verrà garantita dalla torre faro esistente, per la rotatoria che interessa il Bivio Nalini verrà predisposta una nuova illuminazione.

In progetto sono stati previsti 10 pali di illuminazione di altezza pari a 7.50 metri con braccio pari a 1.50 m armati con lampade a LED da 145W.
Il totale dei 10 pali, verranno adeguatamente installati nella nuova posizione e collegati ad una linea interrata di nuova realizzazione al fine di una corretta installazione e certificazione dalla rimodulazione planimetrica dell’impianto.
In ogni modo si rimanda al relativo elaborato tecnico nel quale si evince il criterio di rimodulazione dell’impianto di illuminazione e i punti di allaccio della nuova linea interrata.

L’intervento proposto non altera sotto il profilo paesaggistico lo stato dei luoghi in quanto non sono previste opere in elevazione. La livelletta di progetto non è sostanzialmente difforme rispetto alla livelletta attuale, ma necessita di ritocchi di poche decine di centimetri, nei punti di raccordo per la realizzazione del piano della rotatoria principale.

DURATA DEI LAVORI


La durata complessiva dei lavori è da considerarsi pari a 150 giorni naturali e consecutivi comprensivi di andamento sfavorevole e meglio esplicitati nel relativo elaborato “Cronoprogramma dei Lavori”.


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