
Anno giudiziario. La relazione del procuratore generale Beniamino Calabrese tra emergenza Covid e risultati
Sabato 30 Gennaio 2021 15:12 di Redazione CatanzaroPrima
Intenso, ricco di contenuti e dettagliato.
Beniamino Calabrese, procuratore generale di Catanzaro, interviene durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario di oggi nell’aula bunker di Lamezia Terme. E lo fa con una relazione che valuta gli aspetti del Covid ma anche i sacrifici degli uffici di Procura del distretto.
Ecco l’intervento integrale del procuratore generale, Beniamino Calabrese.
Signore e signori,
desidero, innanzitutto, rivolgere un rispettoso saluto al Presidente della Repubblica, nonché Presidente delnostro Consiglio Superiore,autorevole garante dell’autonomia e dell’indipendenza della Magistratura ordinaria nel suo insieme e di ogni singolo Magistrato.
Saluto, poi, con stima ed amicizia, S.E. il Presidente della Corte d'Appello, dr. Introcaso, al quale mi halegatoe mi legaun quotidiano rapporto di proficua, costante e pienacollaborazione.
A nome della Magistratura Requirente del Distretto, saluto il rappresentantedel Consiglio Superioredella Magistratura, Cons. Cavanna ed il Ministro della Giustizia.
Esprimo, inoltre, un affettuoso saluto a tutti icolleghimagistrati diquesto Distretto, ringraziando,in primis, i Colleghi Procuratori della Repubblica e tutti i Sostituti Procuratori per l'impegno che quotidianamente, tra mille difficoltà e innumerevoli criticità, con lodevole abnegazione, profondononell'espletamento dei difficili e sempre più impegnativi e complessi compiti loro affidati.
Un saluto particolare ed affettuoso ai Colleghi della Procura Generale,anche quelli,assai più giovani,ma tutti qualificati,soventeed anchedi recente applicati all’Ufficioda altri Uffici di Procura del Distretto, per far fronte alle improvvise, complesse emergenze organizzative per un organico spesso insufficiente e inadeguato, pervenendo a risultati apprezzabili e meritevoli di pubblicoriconoscimento.
Ancora,un particolare ringraziamentomi sia consentito rivolgerlo al Procuratore della Repubblicadi Catanzaro e ai più giovani colleghi di quell’Ufficioche, dando prova di entusiasmo professionale e senso del dovere istituzionale, hanno prestato il consenso, anzi in più di una occasionelohannorichiestoesplicitamente unitamente all’atto di gravame ex art. 570 c.p.p, aloro recenti applicazioni all’Ufficio della Procura Generale al fine di sostenere l’accusain Grado di Appelloin complessi procedimenti di criminalità organizzatada essi seguìti e curati in primo grado,anche in co-assegnazione con magistrati di questo Generale Ufficio,al fine di rendere sempre più efficiente la risposta giudiziaria del Distretto nel suo complesso.
Ovviamente saluto tutte le Autorità Civili, Militari e Religiose,oggi intervenute a suggello dell’importanza dell’evento.
Un doveroso e cordiale saluto anche al rappresentante dell’Avvocatura Distrettuale, nonché ai rappresentanti dei Consigli degli Ordini Circondariali ed alle Camere Penali del Distretto che tanto hanno collaborato, condividendone l’impegnoorganizzativo spesso immane e di complicata attuazione, con i Dirigenti degli Uffici Giudiziari del Distretto peravviare ed attivare utilipercorsiprotocollariper la quotidiana e complessa gestione delle attività giudiziarie in tempo di COVID-19, nel tentativo, difficilissimo, di coniugare esigenze sanitariee tutela della salute, imprescindibili, da un lato e, dall’altro,altrettanto prioritarie esigenze di efficienza dellafunzione giudiziaria.
Riassumo, per estrema sintesi, le informazioni già rese al Procuratore Generale della Cassazione in occasione della inaugurazione dell’anno giudiziario 2021 e pervenutemi dai Procuratori del Distretto, nonché dal mio stesso Ufficio suitemiritenutirilevantidal Supremo Ufficio Requirente:
In merito segnalo chetutti gli Uffici Giudiziari Requirenti del Distretto, a riscontro di una puntuale applicazione di tutta la normazione primaria e secondariarelativa all’emergenza sanitariada Covid-19,purtroppo ancora in attoed in espansione,hanno elaborato,in condivisione e coordinamento con i corrispondenti Uffici Giudiziari Giudicantie i rispettivi Consigli degli Ordini degli Avvocati, plurimiprovvedimenti organizzativi sia sotto il profilopiù squisitamentetecnico della gestione dell’emergenza nella trattazione degli affarigiudiziari(penali e civili), sia sotto il profilo più prettamente “sanitario” legato alla salvaguardia dei profili di sicurezza sui luoghi di lavoro in conseguenza della emergenza sanitariadaCOVID-19, attraverso lapredisposizione di tutti i presìdie moduli organizzativi esanitari normativamente previsti dalla legislazione emergenziale (implementazione dellavoro agile, nelle forme dellosmart-working e co-working,controllo temperatura, distanziamento sociale, uso di mascherine, dotazione dierogatori disinfettanti,separatori in plexiglass negli uffici e nelle aule giudiziarie,divieto di assembramento con regolamentazione degli afflussi ai servizi di giustizia e fruizione degli stessi).
Come risulta dalle relazioniofferte in conoscenza dai Procuratori della Repubblica del Distretto, emerge una diffusa, ma non generalizzata, contrazione dei flussiin ingressonel confronto tra il 1° semestre 2019 ed il 1°semestre 2020, unitamente ad un dato positivo diun diffusoincremento delle definizioni dei procedimenti nell’identico periodo.
Ad es.,la Procura Distrettuale di Catanzaro riferisce di una contrazione dei flussi in ingresso nel 1° semestre del 2020, rispetto all’identico periodo del 2019, nella misura del 25,70 % per i procedimenti NOTI- Mod. 21, del 45 % dei procedimenti IGNOTI – Mod. 44, del 25,21 % dei procedimenti Mod. 45, del 6,98 % dei procedimenti Mod. 21-bis G.d.P., con contrazione anche delle definizioni;la Procura di Cosenza riferisce di una incidenza negativa per i flussi pari al 20% Procedimenti Noti – Mod. 21, al 35% procedimenti Ignoti – Mod. 44, al 10 % Procedimenti G.d.P.; la Procura di LameziaTerme riferisce diuna sostanziale omogeneitàsui flussi nel periodo interessato, anzi evidenziando un incremento nel periodo “Covid-19”; la Procura di Vibo Valentia riferisce di una incidenza positiva del 31% sulla definizione dei procedimentie di una sostanziale omogeneità nei flussi nel raffronto tra i due periodi indicati,anzi con un incremento nel periodo c.d. “Covid-19”; la Procura di Crotone riferisce di assenza di anomalie dei flussi, ma nel contempo di un incremento delle definizioni del 22%;la Procura di Paola riferisce di una sostanziale omogeneità nei flussi nel raffronto tra i due periodi indicati e di un incremento nella definizione dei procedimenti Noti - Mod. 21 nella misuradel 19%, mentre una leggera flessione viene riferitaai procedimenti Ignoti – Mod. 44 e Mod. 21- bis G.d.P.;la Procura Per I Minorenni riferisce un dato sostanzialmente analogo, con una bassa incidenza di scollamento dei flussi nel periodo di riferimento, ma con un aumento delle definizioni dei procedimenti.
Dalle informazioni pervenutemi dai Procuratori della Repubblicadel Distretto si evince chein subjecta materia non èrisultata, allo stato,alcuna emergenza o problematica specifica, non essendo statesegnalate significativeiscrizioni alriguardo, fatta eccezione per alcuni Uffici di Procurarelativamente a procedimenti penali iscrittiper ipotesi di reato ex artt. 589, 590, 438, 452 c.p., 323 c.p., altririsultano iscritti a Mod. 44 – RG IGNOTI per gliartt. 438, 323, 328, 650 c.p..
Di recente questo Generale Ufficio, anche su stimolazione del Procuratore Distrettuale, ha ritenuto di indire una riunione di coordinamentotra i tutti i Dirigenti degli Uffici di Procura del Distretto alla luce di un via via sempre più complesso quadro normativo di riferimento e di conseguenti possibiliemersioni diresponsabilità penali in tema di emergenza epidemiologica da COVID-19 al fine di evitare possibili sovrapposizioni e/o duplicazioni di attività investigativetra gli Uffici inquirenti circondariali e l’Ufficio Inquirente Distrettuale, sicuramente competente per ipotesi di responsabilitàastrattamentericonducibili a decisionie/o condotteCentraliRegionali e/o Commissariali, anche in termini di riparto di competenza.
Tale necessità è scaturitaanche dalla constatazionedella presentazione di plurimi esposti a più Uffici di Procura contemporaneamente.
Da ciò la necessità di un coordinamento, favorendo lacircolarità delle informazioni anche attraverso la centralizzazione dell’attività investigativa, delegando preferibilmentee auspicabilmente, ove possibile, la stessa forza di Polizia Giudiziariache, così, avrebbe anche la possibilità di segnalare immediatamenteiprocedimenti che si sovrappongono.
3) Attività del pubblico ministero in relazione alla presenza carceraria nelle varie fasi dell’emergenza sanitaria ed all’applicazione dei decreti legge 28 e 29 e della legge di conversione n. 70 del 2020.
Dalle risposte pervenute dai Procuratori del Distretto emerge unagenerale assenza di problematicheinterpretative e/o applicativesul punto;al contempo viene segnalato un appesantimento delle incombenze e delle procedure gravanti sugli Uffici del Pubblico Ministero, in particolare quelli Distrettuali e della Procura Generale, con conseguenti ricadute sul necessario e conseguente adeguamento organizzativo degli stessi e sull’implementazionedi carichi di lavoro, già assai problematici e consistenti. Per ciò che concerne, invece, il tema delle c.d. “scarcerazioni eccellenti” da Covid-19questo Generale Ufficio è intervenuto, in puntuale applicazione del novellato disposto normativo, sul versante propriamente organizzativo interno, attraverso l’istituzione di un servizio di monitoraggio, affidato a tre magistrati dell’ufficio, sia suiprovvedimentide libertate della locale Corte di Appello relativo agli imputati, siasui provvedimenti del Magistrato di Sorveglianza relativo ai detenuti,con l’istituzione di un Registro di comodo e di un correlativo Servizio di Segreteria,per consentire un continuo ed aggiornato monitoraggio, prima quindicinale, poi mensile, deisuddettiprovvedimentide libertate, relativial catalogodei reatiindicati nella Novellae nel puntuale rispetto degli stepsprocedimentali di nuovo conio.
Nel periodo di riferimento si segnalano n. 4 provvedimenti di scarcerazione, tutti disposti dalla locale Corte di Appello, con sostituzione della misura inframuraria con quella degli arresti domiciliari, per motivi connessi all’emergenzadaCovid-19e nei confronti di soggetti imputati di reati di cui al catalogo della Novella, ovvero soggetti detenuti al 41-bis; provvedimenti a cui ha fatto immediatamente seguito, in applicazione dei nuovi parametri normativi in materia, la pronta attivazione di questo Generale Ufficio con conseguente interlocuzione con il DAP per il sollecito reperimento di strutture penitenziarie o reparti di medicina protetta adeguati alle condizioni di salute degli imputatimedio temporescarcerati, con successivo ripristino della custodia carceraria per due dei 4 imputati segnalati (tra i quali undetenuto al 41-bis, nei cui confronti venivadisposto il ripristino della custodia in carcere presso un reparto di medicina protetta ospedaliero); per altri due imputati la Corte di Appello di Catanzaro si è riservata di decidere richiedendo al DAP maggiori e più precisi e dettagliati ragguagli sui livelli di cura e di assistenza sanitariaofferti e garantiti, in tempo di Covid-19, in relazione alle patologie sofferte dai predetti;incidentalmente, segnalo che questo Generale Ufficio haimpugnato dinanzi al Tribunale della libertà,quale Giudice dell’appello, i provvedimenti di scarcerazione, non condividendone le motivazionie, comunque, rinnovando a cadenza mensile le richieste di aggiornate informazioni al DAP.
Analogointensoimpegno organizzativo viene evidenziato, in merito, dalla Procura Distrettuale di Catanzaro, che segnala, inoltre, a proposito della nuova competenza delle Procure Distrettuali a rendere il parere ex art. 2 D.L. 28/2020, la criticità della estrema brevità del termine concesso previsto dalla norma (due giorni), difficilmente compatibile con la complessità degli accertamenti da svolgere e la necessità di tutelare, comunque, il segreto istruttorio, criticità e preoccupazioniassolutamentecondivisibili.
4)? Crisi di impresa ed insolvenza: impatto delle misure normative adottate.
Le Procure del Distrettosul puntonon riferiscono alcun dato di allarme o emergenziale, se non un generale riferimento ad un forte impatto negativo dell’attuale crisi economica da Covid-19 sulla liquidità delle impresecon evidenti ricadute anche in termini occupazionali e diunimportante, pervasivopericolo di infiltrazioni da parte della criminalità organizzatanel tessuto economico-imprenditoriale.Ne è una illuminante riprova, a fronte di un tendenziale calo di tutti i reati predatori nel periodo COVID, l’aumento intorno al 10% deireatidi usura.
5) Intercettazioni: questioni emerse a seguito delle nuove disposizioni, con particolare riferimento alle ricadute interpretative in tema di utilizzabilità degli esiti delle operazioni.
Dalle risposte dei Procuratori del Distretto è emersa una diffusa consapevolezza della complessità, delicatezza ed importanza delle novellate attribuzioni e responsabilitàdelProcuratore della Repubblica e degli Uffici di Procura in tema di intercettazioni che ha determinato la necessità di Adozione di Linee Guida ePlurimeDirettive di Servizio per regolamentare e ottimizzarela materia in misura corrispondente alle incisive modifiche sia sul piano normativo, che su quello organizzativo/regolamentare.
Allo stato,non si segnalano particolari problematiche applicative, grazie anche all’encomiabile sforzo organizzativo profuso dai Procuratori del Distretto, se non le criticità tecniche, comuni a molti uffici giudiziari, emerse in fase di verifica del funzionamento del sistema di riversamento dei risultati delle operazioni di intercettazione (filesaudio e/o audio-video) nell’archivio digitale riservato, ossia nelserverministerialeinstallato presso i locali delleprocure(in tal senso si esprime, in particolare,il Procuratore Distrettuale).
Da segnalare, sul punto, attesa la mancanza di sale ascolto presso gli Uffici Giudiziari Minorili e diProcura Generale, la predisposizione di protocolli operativi tra questi UfficiGiudiziari ela Procura Distrettuale di Catanzaro e le Procure Circondariali del Distretto (Protocolli già trasmessi per opportuna conoscenza allaProcura Generaledella Cassazione).
6) Protezione internazionale: andamento delle procedure – desunte dai dati statistici – e principali questioni giuridiche emerse.
Dalle risposte pervenute dai Procuratori del Distretto non si segnalano particolari criticità o novità di rilievo.Il Procuratore Distrettuale riferisce di una contrazione dei flussi nel periodo di raffronto 1° semestre 2019/1° semestre 2020 in termini di -54,84% per i Visti e -14,38% per i pareri.
?7) REATI AMBIENTALI
E’ stata prontamente curata da questo Generale Ufficio la diffusione del Protocollo in materia ambientale tra gli Uffici di Procura del Distretto e individuati i rispettivi magistrati referenti per una proficua attività di coordinamento.
La Procura Distrettuale di Catanzaro riferisce che costanti sono i rapporti con le Procure Circondariali in ordine ai procedimenti penali suscettibili di acquisire rilievo investigativo in ordine alla configurazione del delitto di cui all’art. 260 - D. L.vo 152/2016.
Deciso e continuo il contrasto contro i reati ambientali e di abusivismo.
Si evidenzia la costituzione presso le Sezioni di Polizia Giudiziaria di molte Procure del distretto di specifici nuclei “ambiente”.
8) Stupefacenti
I Procuratori del Distretto ed il Procuratore Distrettuale segnalano un forte incremento del fenomeno illegale dello spaccio di sostanze stupefacenti di ogni tipo, anche di nuova e pericolosissima fabbricazione (c.d. droghe sintetiche), anche nella forma associativa e del traffico internazionale, con il sempre più pericoloso e ingravescente coinvolgimento di soggetti minorenni, sia quali autori che vittime dell’illecito fenomeno, ma anche di una pronta e decisa opera di contrasto.
9) Violenza di genere
I Procuratori del Distretto segnalano un persistentetrenddi omicidi e dei reati di genere in particolare (omicidi, aggressioni, maltrattamenti,stalking, prevalentemente in danno delle c.d. fasce deboli: donne e minori) per contrastare i quali, anche in applicazione del c.d. “Codice Rosso” di cui alla novella 69/2019, sono stati creati gruppi di lavoro di magistrati specializzati e adeguamenti dei Progetto Organizzativi degli Uffici di Procura, con sollecite ed adeguate Direttive alle Forze dell’Ordine per garantire immediatezza, efficacia e pronta tutela alle vittime di questi odiosi reati.
10) Reati informatici e commessi su WEBe reati ex art. 51 comma 3-quinquies c.p.p.
Dalle relazioni dei Procuratori del Distretto emerge come in forte crescita sia il fenomeno dei reati c.d. informatici ecommessi via Web, che richiedono importanti impegni organizzativi degli Uffici, incisiva specializzazione dei magistrati e attività di coordinamento tra le Procure.
La c.d. distrettualizzazione di molti di questi reati ha reso, infatti, necessaria una intensa attività di coordinamento tra gli Uffici di Procura Circondariali e quello Distrettuale, anche in termini di sostegno organizzativo, da parte dell’Ufficio di Procura Generale, all’Ufficio della Procura Distrettuale di Catanzaro, che, a fronte di un aumento esponenziale dei procedimenti di questa tipologia, si vedrebbe costretta a partecipare, poi, alla corrispondente fase del giudizio presso i rispettivi tribunali circondariali del distretto (spesso situati a notevolissima distanza) anche per meri rinvii del procedimento, con un defatigante e, spesso, insopportabile, impegno di uomini e mezzi; per fronteggiare tale emergenza e grazie all’impegno ed alla collaborazione dei Procuratori Circondariali e dei rispettivi sostituti, si è addivenuti alla realizzazione di un protocollo operativo voluto dall’Ufficio di Procura Generale che dispone le applicazioni dei magistrati nel Distretto e che, in virtù di un impegno quotidiano, a mezzo di molteplici Provvedimenti di applicazione (solo nell’ultimo biennio ben 404) ha reso possibile una ottimizzazione e razionalizzazione di tale emergenza.
11) Reati settore Pubblica Amministrazione
Notevole l’impegno delle Procure del Distretto e crescente il contrasto al fenomeno dei reati del c.d. “colletto bianco” con importanti e incisive inchieste sul malaffare “pubblico”.
12) Reati Direzione Distrettuale Antimafia
Il Procuratore Distrettualedi Catanzaro riferisce di una intensa e continua attività di aggressione e contrasto al fenomeno della criminalità organizzata sul territorio, di dimensioni purtroppo gigantesche.
Infatti, nel periodo di riferimento sono stati iscritti per il solo delitto di cui all’art. 416-bis c.p. nr. 304 proc.ti a mod. 21 e nr. 130 proc.ti a mod. 44 e, complessivamente, nr. 533 procedimenti penali contro soggetti noti e nr. 248 proc. pen. contro ignoti per reati di competenza della DDA a conferma di untrenddell’Ufficio di contrasto alle mafie, sempre crescente.
Imponente, dunque l’attività della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro di contrasto al crimine organizzato: a riguardo è sufficiente considerare l’alto numero di maxi-procedimenti istruiti nello scorso anno con un elevatissimo numero di indagati/imputati (cito, per tutti, il procedimento penale c.d “Rinascita-Scott” che ha riguardato il territorio del Vibonese, con l’esecuzione di 334 misure cautelari e il successivo esercizio dell’azione penale nei confronti di 456 soggetti).
A tal proposito mi corre l’obbligo segnalare l’intensa attività di promozione e di coordinamento che si è resa necessaria, coinvolgendo diversi soggetti istituzionali, principiando dall’ inesauribile e costante impegno del Procuratore Distrettuale, alla pronta,incisivaazionestimolatrice del Presidente della Corte di Appello, alla immediata condivisione e partecipazione del Presidente del Consiglio Distrettuale dell’Ordine degli Avvocati, al complesso impegno del Procuratore Generale in termini di organizzazione della Sicurezza che ha visto il prontoe incisivo intervento del Sig. Prefetto di Catanzaro e dei Responsabili Provinciali delle Forze dell’Ordine e dell’Esercito, alla pronta risposta del Sig. Ministro della Giustizia e dei vertici operativi di quel Ministero, al fine di individuare, reperire, rendere operativa una struttura giudiziaria che fosse in grado, in brevissimo tempo ed in tempo di COVID-19, di ospitare un maxi-processo, quello, appunto, c.d. “Rinascita-Scott”, con numeri eccezionali (da quello degli imputatie delle altre parti private, equello dei difensori,in numero superiore alle mille unità,a quello delle forze dell’ordine coinvolte, al numero e alla qualità delle imputazioni, a quello delle copie degli atti che superano il milione).
Ebbene, questo “miracolo” organizzativo si è compiuto attraverso la realizzazione, con tempistica da “record”, della Nuova Aula Bunker “Terina” in agro diLamezia Terme, presso cui si sta celebrando il Processo “Rinascita-Scott”, sia nella sua articolazione “abbreviata” che in quella ordinaria “dibattimentale”, a dimostrazione che, anche in territori difficili e complessi come la Calabria, quando vi è sinergia, comunione di intenti e superiori interessi condivisi, le istituzioni funzionano e al meglio.
Consentitemi, dunque, di rivendicare, insieme a voi, l’orgoglio di appartenere ad un pezzo di Stato che ha dimostrato di essere efficiente in questa complicata Terra di Calabria e di questo ringrazio vivamente tutti i rappresentanti istituzionali coinvolti e oggi qui presenti.
Ciò detto, desidero vivamente ringraziare il rappresentantedel Consiglio Superiore ed il Ministro della Giustizia,per l’impegno ed il sostegno che intenderanno profondere ed assicurarea tutti i colleghi magistratidel Distretto,impegnatiquotidianamente, tra difficoltà e criticità di ogni genere, nel difficilissimo ruolo di garanti quotidiani della legalità, in un territorio dove, è fatto notorio, si registrano forti, allarmanti criticità disfunzionali di tipo sociale, economico, politico, che si intersecano, pericolosamente, con crescenti e pervasivi fenomeni di criminalità diffusa, non solo organizzata, e che finiscono, inevitabilmente, con lo scaricare le loro tensioni sulla giurisdizione, con elevati rischi di sovraesposizione e di supplenza della magistratura, comunqueeccentrichealla funzione.
In tali contesti, sempre più apprezzabile, direi doverosa,appare, da un lato,una costante e quotidiana attività consiliare di vicinanza e di supporto al laborioso, diuturno impegno di tutti i colleghi, attraverso una pronta ed adeguata risposta alle mille difficoltà, alle innumerevoli criticità, alle oggettive disfunzioni operative degli Uffici Giudiziaridel Distretto, qualela sollecita nomina dei direttivi e dei semi-direttivi, la pronta ed adeguata copertura degli organici, soprattutto in quegli Uffici Giudiziari, come tanti nel nostro distretto, caratterizzati da un permanente e gravosissimofenomeno diturn-over, anche attraverso il sapiente utilizzo degli incentivi per le sedi più disagiate e, dall’altro, una decisa azionedel Ministero della Giustizia, affinchè intervenga con determinazione sulle croniche, non più sopportabiliinsufficienze degli organici del personale amministrativo, imprescindibile ausilio ad un corretto ed efficiente esercizio della giurisdizione,e sulla costruzione di piattaforme di lavoro informatico/digitalimoderne, aggiornate e adeguate alla funzione giudiziaria,anche attraverso la concreta possibilità di implementazione ed estensione del lavoro agile, resa così drammaticamente attuale e necessaria dall’attuale stato pandemico,oltre ad una convinta e decisa rivisitazione degli organici di molti Uffici Giudiziari, sottodimensionati rispetto agli effettivicarichi di lavoro.
Il sottodimensionamento, nonchè il costante, ripetitivoTurn-Overdei magistrati addetti, di molti Uffici Giudiziari, soprattutto del Sud del Paese, rappresentano il maggior ostacolo all’esercizio di una giurisdizione efficiente, non consentendo di attuare piani dismaltimento degli arretrati, né di predisporre e sviluppare adeguati e innovativi progetti e/o moduli organizzativi di medio termine.
Solo una Giustizia Efficiente può essere Autorevole e dunque prossima ad una Idea di Legalità.
Aristotele affermava: L’uomo quando dà il meglio di sé è il più nobile degli animali. Separato dalla Legge e dalla Giustizia, è il peggiore di essi.
