Al via oggi la seconda edizione di ReFF. Nel centro di Catanzaro tre giorni di film, spettacolo e celebrità.

Venerdì 04 Ottobre 2019 17:00 di Redazione CatanzaroPrima

Si sono aperti questo pomeriggio i lavori del ReFF, React Short Film Festival, la seconda edizione del Festival dei Cortometraggi, quest’anno di scena nel cuore di Catanzaro, al Cinema Teatro Comunale.

 

Il programma della tre giorni è stato illustrato con una conferenza alla presenza della stampa, delle istituzioni, dei partners commerciali e mediatici, oltre che di un folto gruppo di giovani e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro impegnati in questi giorni in uno stage sull’organizzazione dei grandi eventi.

“Un festival che intende crescere e migliorare di anno in anno -così lo ha definito il direttore artistico, Giovanni Carpanzano, dopo i ringraziamenti di rito- focalizzandosi su alcune macroaree ben specifiche. Gli shorts, per l’appunto, che costituiscono il brand principale del Festival, ma anche l’Academy, quest’anno più strutturata -si stanno infatti tenendo in questi giorni le masterclass di regia con Christian Marazziti e di direzione della fotografia con Davide Mancori- e le Preview, le anteprime di alcuni lungometraggi di grande rilevanza”.

“La scelta del Cinema Teatro Comunale -ha detto ancora Carpanzano- non è stata casuale: la nostra mission è anche quella di voler contribuire al recupero dell’attività teatrale e cinematografica in centro. Intendiamo, con la prossima edizione, sviluppare anche la sezione “Market” cinematografico, un mondo molto complesso e settoriale che va al di fuori del meccanismo ludico del festival”. 

Al termine della conferenza stampa è stato presentato “FantastiCatanzaro”, seconda produzione di ReFF 2018 dopo “Le cinque monete d’oro”. Girato in gran parte con il drone, per scelta registica, è appunto un drone-movie dedicato alla valorizzazione della città di Catanzaro.

Proprio in tal senso si è espresso Ivan Cardamone, vicesindaco ed assessore alla cultura, che ha evidenziato l’importanza della “valorizzazione di questi focolai culturali, creati da giovani professionisti del posto, testimonianza fattiva di una rete culturale capace di offrire alla città di Catanzaro un ulteriore rilancio d’immagine, anche oltre i confini regionali”. “Sono certo -ha detto Cardamone- che il ReFF offrirà momenti culturali importanti non solo per chi si dedica al settore cinematografico, ma alla collettività tutta, specie per tutte le ricadute sociali economiche culturali e turistiche che si possono avere”.

E’ intervenuto poi Vittorio Politano, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. “La nostra è una città che ha bisogno non più di lacerazioni culturali, ma di progetti ampi per uscire dalla ghettizzazione di alcuni notabili della comunicazione che spesso pensano che qui ci siano solo difficoltà”. Sulla stessa linea, anche Letizia Paonessa, docente dell’Accademia e membro della giuria del ReFF: “non è mica semplice costruire iniziative come ReFF, puntando su un prodotto artistico, il corto, che è sempre stato un po’ sottovalutato. Un plauso speciale per questa macchina che è riuscita a funzionare così bene e crescere visibilmente in così breve tempo”.

Tra i giurati intervenuti in conferenza, anche Daniele Tomassetti, che ha sottolineato come sia “importante che venga compiuta un’azione per la cultura e venga recepita dai giovani. Spesso-ha detto Tomassetti- in tutti i festival ci si ritrova al tavolino del cinema, tra soli addetti ai lavori, e non ci si arricchisce mai. Qui in tutto l’asset vi sono persone che provengono da ambiti diversi e si confrontano, e questo è un grande arricchimento”.

Dello stesso avviso anche Umberto Garibaldi, editore di Red Carpet Magazine, alla sua prima esperienza in Calabria e già molto entusiasta dell’accoglienza e della macchina organizzativa del Festival.

In conclusione, l’intervento di Valeria Altobelli, madrina di ReFF, stella polare del Festival sin dalla prima edizione:“Questo Festival è una richiesta ai giovani di seguire i buoni esempi che vengono offerti, la cosiddetta via pulchritudinis, la via della bellezza, della meritocrazia. Perché l’arte è un qualcosa che mette d’accordo tutti”. “Poter vedere nascere qualcosa prima degli altri, partecipare, essere coinvolti in un workshop funzionale, è il regalo più grande che possiate fare a voi stessi -ha detto rivolgendosi ai giovani in sala- perciò partecipate, premiate il lavoro di persone che combattono contro un sistema che sembra ostracizzante e che, invece, trovano la forza di portare avanti quegli ideali, come un demiurgo che li porti alla realtà”.

A fine lavori, tutti in sala a visionare le prime pellicole. Ogni pomeriggio dalle 18 è prevista la proiezione di un lungometraggio in anteprima e, dalle 21, tre grandi serate dedicate al cinema, con ospiti, interviste, film. Buon cinema a tutti! 

 

 


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