"Marinoti Mortali", il gruppo nato sul web per riunire amici vicini e lontani, continua a crescere

Lunedì 14 Ottobre 2019 11:25 di Redazione CatanzaroPrima

#Marinoti mortali nasce da un’intuizione di Francesco Vitale che dall’estero, dove risiede, crea un gruppo con l’idea di riunire tanti amici vicini e lontani. Il gruppo cresce velocemente e in una prima fase riceve moltissime adesioni soprattutto dalla fascia generazionale di metà-fine anni ’80 nel comprensorio “catanzarolidese”. Potenza del web non c’è confine che tenga: Australia, Germania, Svizzera, Sud America si rimettono in contatto vecchie amicizie, si rispolverano tanti bei ricordi legati all’adolescenza e alla gioventù e si crea di conseguenza quello che maggiormente mi ha sempre colpito di questo gruppo: la condivisione e lo spirito di aggregazione. Certo, questa alla fine dovrebbe essere la finalità di ogni gruppo anche fuori dal web, ma quello che rende speciale marinoti mortali è che ci si sente come in famiglia, liberi di esprimere emozioni, cose interessanti o divertenti o ancora intime, ricordi legati a chi magari troppo presto ci ha lasciati o che ha lasciato una traccia nella nostra comunità, in una parola, si è trasformato da subito da gruppo web a comunità di persone. In un mondo sempre più spesso “spersonalizzato” e dominato dall’individualismo più estremo, a mio modesto avviso, anche un piccolo gruppo può diventare uno spazio, un contenitore, un esperimento, dove tutti sono sullo stesso piano e dove la finalità di ognuno è quella di condividere un’emozione senza gratuite volgarità, senza postare contributi dall’esterno, ma mettendoci la faccia e la propria intelligenza e sensibilità. L’esperimento riesce sin da subito e si assiste parallelamente alla crescita del gruppo dall’esterno e dall’interno attraverso lo scambio di amicizie che proseguono in privato. Ecco infatti che sempre più spesso all’interno di un post e attraverso i suoi commenti è possibile osservare, oltre all’interazione molto partecipata con lo stesso, anche il ritrovarsi di persone che si scambiano due battute sul loro essersi rincontrate a distanza di chissà quanto tempo e colmando chissà quali distanze! E’ successo a me, è successo un po’ a tutti, e alla fine questo spirito di familiarità e, ripeto, questo senso di comunità, ha fatto sì che ognuno si sia sentito libero di esprimersi senza nessun formalismo, o filtro che dir si voglia, mettendosi in gioco con passione ma senza prendersi troppo sul serio, altra qualità, questa, molto rara di questi tempi… Arriviamo così all’ultima fase del gruppo che, sempre a mio modesto parere, ne sta caratterizzando i propri contenuti e lo sta portando lungo un sentiero di assoluta originalità regalandogli, se così si può dire, un vero e proprio marchio di fabbrica. Premesso che sin da subito si è caratterizzato per la condivisione di contenuti audio-video prodotti dagli stessi membri, nell’ultimo periodo ha preso forma la condivisione di contenuti a tema, con una trama ben definita, autori-attori con un ruolo inserito in una storia, il tutto caratterizzato dall’improvvisazione e dall’autoironia. Da subito mi è piaciuto identificarlo con il teatro di strada, il tentativo, ripeto, tra il serio e il faceto, di regalare cinque minuti di intrattenimento e di divertimento solo attraverso il proprio spirito di iniziativa e la propria bravura nel crearsi un personaggio e nell’interagire con gli altri membri che partecipano alla costruzione della narrazione. Il finale di queste brevi e personali considerazioni lo darà il tempo che, come si dice, è sempre galantuomo, io mi limito a ringraziare tutti componenti del gruppo esprimendo il mio senso di appartenenza ad un progetto che mi ha coinvolto e mi continua a coinvolgere emotivamente. Evviva l’amicizia, lunga vita ai marinoti mortali…


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